Trend cos’è, come funziona e che cosa permette di individuarlo?

11

Una cosa è sicuramente chiara, per sapere trend cos’è, è fondamentale sapere che nel mondo dell’economia e del mercato: quella che di costante ci sta solo il cambiamento specialmente per quello che concerne la gestione di una azienda. Oggi come oggi poi le cose sono ancora più veloci: trovandoci in una epoca digitale, i cambiamenti avvengono anche in modo più rapido del previsto.

Trend cos'è? vieni a scoprire le potenzialità del mercato

Per cui, chi è esperto nel settore sa per certo una cosa: avere successo nel mercato, equivale a gestire  e andare di pari passo con quelli che sono i trend del momento, quelli che di fatto si presentano davanti, pronti a dare una giusta strada rispetto alla strategia da adottare.

Per questo motivo, partiamo da una domanda chiave: ma il trend cos’è? La vera definizione di trend o di tendenza è relativa ad uno sviluppo futuro, lo stesso che poi andrà ad avere un maggiore effetto sul lungo termine specialmente per quello che concerne un determinato settore o sul mercato in generale. Ma per potere capire o per meglio dire per esplorare al meglio i trend del mercato, occorre sempre fare delle analisi particolari specialmente in riferimento alle condizioni del passato, concentrandosi con attenzione su i cambiamenti e sulle preferenze dei consumatori e cosi via.

E come farlo? Tramite l’analisi dei trend di mercato, che altro non è che quel processo di identificazione e valutazione dei vari cambiamenti che avvengono dentro il mercato stesso.

A questo punto del discorso però, una seconda domanda che sorge spontanea e che è davvero impossibile non porsi è questa: perché è cosi importante fare una analisi dei trend di mercato? Allora, come detto prima, i trend si basano su desideri, gusti e esigenze dei consumatori, gli stessi che inevitabilmente tendono a cambiare nel tempo; per cui avere una perfetta e profonda conoscenza dell’andamento di mercato fa il modo che il prodotto o il servizio fornito, siano sempre il linea con quella che è la domanda dei clienti.

Facciamo anche un esempio: quello che magari oggi si può considerare cibo spazzatura, prima, nel passato, era solo un alimento come qualsiasi altro. Inseguito, con il passare del tempo e con i cambiamenti legati al rapporto con il cibo e anche con la salute, anche le tendenze sono cambiate e quindi si è arrivati a questo risultato.

E’ importante tenere a mente una cosa fondamentale: imparare sempre a riconoscere le nuove tendenze del mercato e quindi di conseguenza riuscire anche ad utilizzarle a proprio favore. Un dettaglio non da poco che non fa altro che permettere a chi vende di lanciare sul mercato dei nuovi prodotti e sistemare quelli attuali, cosi da riuscire a soddisfare tutte le esigenze del cliente, che come accennato prima sono in continua e costante evoluzione. Ma non è finita, in questo modo, sempre chi vende potrà essere in grado di adeguarsi ai cambiamenti del mercato e evitare di vedersi superare da eventuali competitor che magari sono stati più attenti alle tendenze.

Ma entriamo ancora di più nel particolare: anche se è chiaro che stare al passo con i tempi è necessario, potrebbe essere difficile capire da dove cominciare. E’ bene, per questo motivo, analizzare da vicino quattro categorie di trend che possono arrivare in nostro soccorso:

  • Trend tecnologici: le nuove tecnologie o anche l’ammodernamento di quelle vecchie ha portato ad un primo step riguardo i cambiamenti delle tendenze del mercato. Ad esempio, l’avere inventato il motore a combustione interna, ha portato ad un totale cambiamento per il futuro dell’industria delle automobili.
  • Trend Demografici: osservare con grande attenzione la divisione demografica della popolazione in generale è la base per adattare i prodotti e le strategie di mercato cosi da potere soddisfare le esigenze di tutti. Prendiamo come esempio i Millennial: le aziende che riescono a accontentare questa parte di consumatori, possono dire di avere dedicato la loro attenzione ad un gruppo di persone eterogeneo sia dal punto di vista etnico che razziale.
  • Trend di Comunicazione: parliamo dei canali di comunicazione, come i social media. Ebbene, i vari brand possono con il loro lavoro riuscire a riconoscere le varie trasformazioni nella comunicazione con i consumatori, quando rischiano di perdere punti rispetto ad un diretto competitor. Magari quello che si mostra decisamente più informato è lo stesso che riesce a connettersi al momento giusto con il suo pubblico.
  • Trend Economici: per finire, un fattore fondamentale della strategia è quella legata al fattore economico. E’ importantissimo prestare attenzione alle varie tendenze, cosi da riuscire a fare fronte e al tempo stesso adattare la propria strategia con gli alti e i bassi del mercato, quando si presentano. Il periodo legato alla pandemia globale ci ha insegnato proprio questo.

Trend cos’è: come si raccolgono i vari dati sulle tendenze di mercato?

Sono diversi e tanti i metodi che permettono di potere raccogliere le varie tendenze del mercato, analizziamone tre in particolare:

  • Notizie e pubblicazioni di settore. 
  • Software per l’analisi del mercato.
  • Database pubblici e dati sul sentiment dei consumatori.

Partiamo dalla prima: notizie e pubblicazioni di settore. In questo caso per iniziare bene, è giusto tenere da conto i megatrend. Testate giornalistiche principali, come possono essere Forbes o New York Times, si trovano spesso a pubblicare proprio questo dettaglio, che altro non è che un termine che si riferisce alla grandi tendenze che si possono sviluppare in un periodo di tempo, relativamente lungo e che di fatto ha un grande impatto sul mercato.

Software di analisi del mercato: in questo caso parliamo di un software di analisi che avvantaggia chiunque lo usi e che di fatto permette di scoprire quelle che sono le varie tendenze emergenti. E come fa? Quello che utilizza sono i vari cambiamenti, anche piccoli del mercato, un dettaglio che potrebbe fare la differenza con i competitor.

Un esempio tra tutti è Google Trends: completamente gratuito, permette a chiunque, tramite l’inserimento di una parola nella ricerca di generare una panoramica a livello di interesse. E non finisce qua, con questo sistema si possono anche conoscere una serie di widget che fanno capire, sempre in riferimento di quella determinata parola chiave,  l’interesse nel tempo, l’interesse per regione e le ricerche ad esso correlate.

Per finire, un terzo metodo è quello relativo ai database pubblici e ai dati sui sentiment dei clienti: in questo caso per capire bene e farsi una idea su quello che accade per davvero è bene tenere in considerazione questo valido aiuto che ha il potere di fornire delle informazioni davvero molto utili. Ad esempio: sui siti web governativi si possono trovare dei dati accurati su persone e aziende, oppure i dati del censimento sono una perfetta fonte di informazione per determinare le dimensioni del mercato. O ancora, perché non servirsi del Pew Research che di fatto porta avanti dei sondaggi di opinione, cosi come ricerche demografiche o analisi dei contenuti sempre sulla base di dati e con un solo unico e grande obiettivo, quello di informare il pubblico su temi e tendenze che riguardano il mondo in generale.

Una volta capito questo concetto e messo da parte, è fondamentale sapere anche individuare un trend in atto, per farlo è importante analizzare i punti di massimo e minimo che possono raggiungere i prezzi. I trend, infatti possono avere tre direzioni, che sono:

  • Rialzista anche detto uptrend: avviene se massimi e minimi sono crescenti
  • Ribassista detto anche downtrend si sviluppa se massimi e minimi sono decrescenti
  • Laterale o sidewaystrend che si raggiunge se massimi e minimi sono costanti o orizzontali.

Ma non finisce qua, un trend può anche essere di lungo, medio o breve durata. Quello più lungo si chiama trend primario, quello medio si chiama secondario e quello di breve o brevissimo periodo si chiama terziario.

Detto questo, un nuovo fattore di cui tenere conto è il seguente: i trend non si sviluppano solo per ragioni economiche, gli esperti hanno motivo di credere che tra le ragioni di creazione dei trend ci siano anche dei motivi sociali, gli stessi che si dividono in tre categorie:

  • L’effetto gregge: ovvero quello che coinvolge diversi trader che prendono in considerazione il trend solo nel momento in cui è già partito e si è sviluppato, insomma nel momento in cui in tanto già lo stanno usando.
  • Il bisogno di conferma: tanti trader comprano gli asset nel momento in cui sono certi che stiano dando già il giusto impatto sul mercato, magari riuscendo anche a vendere quelli che invece hanno una risposta sul mercato a ribasso.
  • La gestione del rischio: infine chi si trova nella condizione di andare incontro ad un rischio contenuto, cosa fa: tende a vendere nei mercati downtrend e a comprare in quelli invece uptrend. Di contro, chi ha un rischio maggiore lavora nel senso completamente opposto.

Infine tra gli strumenti che maggiormente vengono utilizzati nel trading ci sono gli indicatori, che sono dei veri e propri strumenti di analisi tecnica che hanno come scopo quello di analizzare tutti gli andamenti dei prezzi. Tra gli indicatori più utilizzati e più validi ci sono:

  1. Media mobile semplice 
  2. Media mobile esponenziale
  3. MACD
  4. ADX
  5. SAR parabolico  

Tra di essi, le medie mobili semplici a 100 e 50 giorni sono senza dubbio le più usate. Si tratta di due linee che indicano il valore medio del prezzo a 50 e 100 giorni” rivelano gli esperti e ancora: “L’uso di queste linee è molto semplice: se la media a 50 interseca dall’alto quella a 100 giorni, allora si ha un potenziale trend rialzista, viceversa, se l’intersezione avviene da sotto, allora potrebbe significare che il trend si sta invertendo, per cui sarebbe meglio uscire dalla posizione”.

Oltre a questi, altri strumenti di analisi tecnica anche molto usati sono: i pattern di continuazione e di inversione che sono perfetti specialmente per i mercati che hanno delle caratteristiche mean-reverting.

Ovviamente, un dettaglio di non poco conto è che anche con l’uso degli indicatori non ci sta nessuna certezza sul futuro del mercato, non si tratta mai di calcoli matematici precisi.

Per concludere è giusto sottolineare qualcosa di davvero fondamentale: la costruzione di una strategia per la propria azienda, non finisce con il riconoscimento e lo sviluppo dei vari trend, si tratta solo dell’inizio. Una volta che i trend sono stati riconosciuti, andranno anche adattati alla propria azienda, per questo motivo gli esperti del settore spiegano come sia importante sempre porsi delle domande, ad esempio: quali sono i trend che vanno bene per la mia attività? Che impatto può avere questa azienda sulla mia attività?  La direzione che ho intrapreso è quella giusta o dovrei cambiare metodo? E cosi via.

Solo dopo avere risposto a queste domande e anche a molte altre, si potrà essere certi di avere preso tutte le accortezze del caso e a quel punto apportare i cambiamenti e le modifiche che si ritengono più opportune, con un solo grande pensiero: quello di dare sempre più spazio all’innovazione e all’evoluzione della propria attività sul mercato.

Articolo precedenteBull market quando il mercato è rialzista
Articolo successivoEthereum, capire questa criptovaluta
Argia Renda
Sono giornalista pubblicista dal 2019, ma la mia passione per il mondo della scrittura e del giornalismo nasce fin da quando ero bambina. Collaboro con testate giornalistiche online fin da quando ancora ero una semplice studentessa di Liceo. Una passione che mi ha sempre accompagnato e che ho ancora oggi la fortuna di potere chiamare lavoro. Sono una persona risoluta, positiva, capace di gestire situazioni di stress e abituata a lavorare in squadra, anche se da anni il mio lavoro è stare davanti ad un computer per molte ore. Adoro scrivere su diversi e svariati argomenti, negli anni ho toccato davvero tanti colori di cronaca. Sono soprattutto una persona curiosa, desiderosa di migliorare, imparare, innovare e sperimentare.