Standard ERC20, che cos’è?

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Standard ERC20 cos’è

Lo standard ERC20, non è nient’altro che un contratto intelligente che è composto da una struttura di dati prestabilita. Si tratta di un modello che è stato realizzato appositamente per facilitare l’inserimento di nuove funzionalità sulla blockchain di Ethereum.

Tantissime persone al giorno d’oggi, concordano che questo tipo di standard è uno dei migliori quando si tratta di apportare delle modifiche di sviluppo software.

La blockchain di ETH difatti, a differenza di quella di Bitcoin è stata creata proprio per essere un sistema integrato che facilitasse la vita agli sviluppatori interni della rete.

Un esempio abbastanza importante è la creazione delle monete all’interno di una blockchain già esistente, cosa possibile anche in Bitcoin ma leggermente più complicata da realizzare.

È proprio per questo motivo che gli sviluppatori di Ethereum hanno voluto creare lo standard ERC20.

Attualmente questo modello viene utilizzato per tantissime criptovalute, poiché controlla la fornitura dei token e monitora regolarmente il suo movimento.

Per identificare lo standard di questi token con più facilità, bisognerebbe immaginarli come i gettoni di una sala giochi che sono stati creati per dare accesso a un’esperienza virtuale.

Questo modello di contratto dei token, dopo il suo lancio è stato sempre più usato dagli sviluppatori di criptovalute emergenti, proprio perché ad oggi è uno dei modelli più sicuri.

Vediamo adesso che cos’è nel dettaglio questo standard dei token, cosa può fare questo standard e come funziona.

Cos’è lo standard ERC20?

Il nome dello standard ERC20, se lo volessimo analizzare è composto da quattro parole: Ethereum Request for Comment.

In parole povere, sono dei documenti tecnici che definiscono gli standard di programmazione su ETH.

L’Ethereum Request for Comment però, non va confuso con i BIP di Bitcoin e le Ethereum Improvement Proposal (EIP) che sono stati creati per consigliare dei miglioramenti al protocollo.

Contrariamente, gli standard ERC20 hanno come obiettivo quello di rendere sempre più semplice l’interazione tra le applicazioni e i contratti.

Questo standard venne creato nel 2015 da Fabian Vogelsteller e Vitalik Buterine, che fanno parte dell’EPI di Ethereum sotto la designazione di EIP-20.

Come anticipato prima, questo standard una volta creato ha preso subito piede e tantissimi token hanno iniziato ad usufruire di questo modello all’avanguardia.

Creati i token con questo modello, essi diventano subito interoperabili che vantano di servizi e software che supportano lo standard ERC-20.

Tra i servizi e i software che supportano questo standard abbiamo gli hardware wallet, i software wallet, gli exchange e molto altro ancora.

La caratteristica principale dei token con standard ERC20 è la loro fungibilità: un token che vanta di questo modello è divisibile in diverse frazioni equivalenti e di conseguenza può essere scambiato e diffuso molto facilmente.

Questo standard è uno dei più utilizzati proprio per questo motivo e solitamente viene usato da criptovalute che non hanno una loro blockchain.

In aggiunta, questa tipologia di standard viene adoperato anche per gli utility token, che sono quelli che vengono più emessi nell’ambito delle ICO.

Inoltre, gli utility token vengono usati anche dalle aziende per stimolare un maggiore interesse verso i propri prodotti e per creare valore nei sistemi delle blockchain.

Ma perché è stato questo tipo di standard? È davvero utile nel mondo delle criptovalute? Scopriamo insieme a cosa serve questo modello e perché è importante.

A cosa serve lo standard ERC20?

Lo standard ERC-20 serve principalmente per agevolare gli sviluppatori durante l’esecuzione di alcune operazioni non così semplici.

In realtà lo scopo di questo standard non si limita a questo, poiché questo modello punta a creare un ecosistema di molteplici funzioni.

Tutto questo viene eseguito grazie a un’interfaccia standard che può essere nuovamente utilizzata per altre applicazioni, come i portafogli o gli scambi decentralizzati.

Vediamo però, quali sono le agevolazioni che questo standard concede agli sviluppatori.

  • Riduzione della complessità di programmazione. Le chiavi API sono fondamentali per rendere più semplice l’utilizzo del software creato dagli sviluppatori.

Tutto questo viene semplificato con una migliore lettura, maggiore sicurezza e verificabilità del codice scritto.

  • Uniformità di programmazione. L’API viene considerato stabile e di conseguenza riesce a rendere più facile la programmazione.

In questo modo, gli sviluppatori potranno creare un nuovo software basato sulle capacità di Ethereum in modo non così complesso.

  • Maggior supporto per diversi linguaggi di programmazione. Visto che l’API token è gratuita, diventa programmabile in svariati linguaggi di programmazione.

Questo fattore semplifica notevolmente il processo di creazione di un software specifico.

I linguaggi più conosciuti che vengono supportati dall’API sono: Javascript, C, C ++, Solidity, Java e Go.

  • Basso rischio di rottura dei contratti. È proprio perché l’API è stabile, le modifiche che vengono apportate migliorano l’ecosistema ma senza mai interromperlo.
  • Maggiore sicurezza. Non si può negarlo, questo modello è decisamente più sicuro rispetto ad altri.

La sua sicurezza deriva da delle funzionalità davvero ottime, come il token allowance.

Questo tipo di standard oggi è diventato molto importante perché in passato erano le borse a fare da ponte per trasferire i token.

Adesso sono i contratti intelligenti ad eseguire questo passaggio, grazie ad un insieme di regole che sono state implementate in questo modello.

Se volessimo elencare i vantaggi dello standard ERC-20 potremmo prendere in considerazione i seguenti principi:

  • Transazioni veloci e sicure, ideali per chiunque voglia investire con la massima sicurezza preservando la propria privacy;
  • Conferme delle transazioni più rapide e soprattutto più efficienti, aspetto assolutamente da considerare se vuoi essere sicuro di non esserti imbattuto in qualche fregatura;
  • Rischio di violazione del contratto decisamente ridotto, fattore davvero molto interessante per chi passa diverse giornate davanti ai grafici e vuole avere a che fare il meno possibile con i siti truffa;
  • Interazioni più svelte con altre blockchain e altri token, per riuscire a negoziare gli asset nel modo più rapido possibile.

Oltre a questi aspetti, questo modello consente alle borse e ad altri servizi di interagire con ogni smart contract di tipo ERC20, senza dover essere a conoscenza di ogni singolo dettaglio di ogni token e contratto.

Non si sa con certezza quanti siano i token che si appoggiano a questo standard, poiché al momento sono oltre 200.000 le criptovalute che usano questo modello.

In ogni caso gli investitori sperano che nel minor tempo possibile la maggior parte dei token si affidino allo standard ERC-20.

Grazie a questo nuovo modello su cui si basano le criptovalute, l’esperienza di trading è diventata decisamente migliore e ad oggi sono molti di più i traders che prediligono questi token.

Cosa possono fare i token ERC-20?

Questa tipologia di token concede la fornitura totale, il pieno controllo dei saldi, il trasferimento dei soldi sicuro e dà permessi ad altre DApp, che gestiscono tutto il token a nome dell’utente.

Una delle caratteristiche principale di questi token è proprio la loro flessibilità, che non limitano lo sviluppo del sistema.

I partecipanti infatti, possono continuamente impostare dei parametri specifici e funzionalità in più, per soddisfare le proprie esigenze.

Esaminiamo però adesso quali sono i token che utilizzano maggiormente questo standard davvero affidabile.

  • Stablecoin: Gli stablecoin usano spesso questo tipo di standard, poiché risulta più semplice creare delle criptovalute su Ethereum con questo modello.

L’emittente, prima di aprire il contratto deve lanciare uno smart contract da 10.000 token.

Successivamente, verranno distribuiti agli utenti che potranno riscattarli per una somma proporzionale di moneta fiat.

Chi detiene gli stablecoin, possono adoperarli per comprare beni, servizi o utilizzarli nelle DApp.

In alternativa, gli stablecoin possono essere usati per scambiarli con delle monete fiat.

  • Security token: i security token sono molto simili alle stablecoin.

Sotto un aspetto contrattuale possono essere definiti identici visto che funzionano allo stesso modo.

Questo tipo di token sono degli strumenti finanziari che vengono considerati titoli azionari, asset fisici o obbligazioni.

I security token inoltre, assicurano a chi li possiede una forma di partecipazione in un’attività o una merce.

  • Utility token: attualmente sono la tipologia di token più diffusa, che a differenza dei security token e degli stablecoin non sono garantiti da nulla.

Questa tipologia di token può soddisfare diversi casi d’uso, agendo come valuta virtuale specifica per le applicazioni decentralizzate, punti fedeltà e tanto altro ancora.

Pro e contro dei token con standard ERC20

Naturalmente, come in tutte le cose è giusto fare il punto della situazione e capire quali siano anche i punti deboli di questo standard.

Sicuramente uno dei punti a favore di questo modello è l’essere fungibile.

Ciascuna unità infatti è intercambiabile l’una con l’altra e questo permette di poter scambiare i token con quelli di qualcun altro.

Lo scambio non comporterà nessuna mutazione nei confronti del token, poiché le sue funzioni sono le medesime.

Un altro vantaggio di questo standard è la sua flessibilità, infatti i token che sfruttano questo modello sono totalmente personalizzabili e si possono usare per più scopi.

Come accennato prima, questi token possono essere utilizzati come programmi di fedeltà, oggetti da collezione digitali o perfino per rappresentare diritti di proprietà.

La popolarità è un altro punto di forza dei token che utilizzano questo standard, poiché ci sono tantissimi exchange che accolgono i token che si appoggiano agli smart contract.

Inoltre, gli exchange più conosciuti e più sicuri come Binance e Coinbase, vantano di un supporto per gli sviluppatori che è di prima qualità.

Uno dei punti deboli di questi token invece può essere la sua scalabilità, perché Ethereum come altre reti di criptovalute non è immune alle difficoltà di crescita.

Ethereum infatti non è scalabile ed al momento risulta difficoltoso inviare delle transazioni negli orari di punta, che presentano altresì dei costi più elevati rispetto ad altri momenti.

Questa problematica non riguarda solamente ETH, ma tutte quelle reti di criptovalute che hanno il problema di non essere scalabili.

Al secondo posto degli aspetti negativi, abbiamo le truffe che purtroppo possono capitare spesso nell’ambito finanziario.

Dato che i token con standard ERC20 vengono lanciati facilmente, essi possono venire creati anche da dei malintenzionati.

Quando investi, cerca sempre di prestare molta attenzione, visto che sul web puoi trovare piattaforme che si fingono blockchain solo per rubare il denaro.

Prima di investire, dovresti informarti su un broker e sapere se davvero è affidabile, oltre ad essere regolamentato da enti importanti.

Chissà se nel tempo verrà introdotto un nuovo standard oltre a questo, che potrebbe rimpiazzare ERC20.

Se vuoi investire su queste criptovalute, ti suggerisco due exchange crypto molto conosciuti e validi: ovvero Coinbase e Binance.

Entrambi prevedono che gli utenti si iscrivano inserendo un indirizzo e-mail valido ed una password sicura, inserendo subito dopo i documenti per verificare l’identità.

L’ultimo passaggio, è quello di selezionare un metodo di pagamento predefinito per iniziare ad acquistare monete digitali online e fare trading in queste piattaforme.

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Nicola Dente
Sono un appassionato di trading online e di criptovalute da molti anni. Ho ottenuto splendidi risultati dai miei investimenti, investo regolarmente su azioni e criptovalute. Mi occupo anche di copywriting e posso considerarmi anche Seo specialist dal 2015. Quest'anno data la mia pluriennale esperienza ho deciso di fondare il blog d'informazione Bitcoininvestimenti, per condividere le mie conoscenze coi lettori, realizzare guide, scrivere news sempre aggiornate principalmente sul tema delle criptovalute. Resta sempre esplicito che chi volesse tentare un investimento in questi settori lo fa a suo rischio e pericolo ed è sempre consigliato farsi seguire da un consulente di fiducia.