Stop Loss, cos’è e come usarlo?

42
Stop Loss come strumento finanziario per il trading

Stop Loss cos’è?

Lo Stop Loss è davvero importante nel trading perché è uno strumento di gestione del rischio, che aiuta a limitare le perdite.

È un mezzo molto importante che viene usato prevalentemente dai trader professionisti, che compiono tante azioni di investimento.

Ma come opera questo strumento per il trading?

Lo Stop Loss comunica al proprio broker finanziario come stanno andando i suoi investimenti e quando è opportuno chiudere l’azione in perdita.

Così facendo, l’utente rischierà sempre meno e le perdite saranno decisamente ridotte.

L’investitore, avrà quindi la possibilità di stabilire l’importo massimo di capitale che è disposto ad investire con una singola operazione.

Potremmo quindi definire questo strumento come un mezzo di money management che permette all’utente di controllare a pieno i suoi guadagni.

Questo strumento per il trading viene definito anche un ordine limite di acquisto o di vendita, che viene inviato automaticamente al trader ogni volta che egli controlla le sue operazioni.

In parole povere, nel momento in cui un investitore decide di prendere una posizione direzionale sui propri investimenti, decide di andare a long o short.

In un secondo momento, sarà compito del trader fissare un prezzo limite che va nella direzione contraria rispetto a quello che sta scommettendo.

Nel caso in cui il trader dovesse essere posizionato nell’acquisto (long), lo Stop Loss riceverà un ordine di vendita inferiore rispetto al punto di partenza di quanto scommesso.

Quando il trade su uno strumento finanziario sarà al ribasso, lo strumento di trading fisserà un prezzo superiore rispetto all’entry level.

È consigliato che tutti i trader utilizzino questo strumento, per monitorare l’andamento delle proprie operazioni e ridurre al minimo le perdite.

Questo perché negli investimenti finanziari, le perdite possono accadere dato che i valori delle criptovalute o delle azioni possono mutare da un momento all’altro.

Inoltre, questo strumento per il trading è in grado di trasmettere più sicurezza ai trader ancora inesperti che non sanno bene come muoversi.

Infatti, i trader principianti, spesso pensano solamente a quanto potrebbero guadagnare con una singola operazione senza pensare alle possibili perdite.

Questo però è un errore che in alcuni casi può costare caro, perché nel trading bisogna prestare molta attenzione anche alle possibili perdite.

Quello che consigliamo è di investire, ma mettendo in conto anche quali potrebbero essere le perdite, oltre ai potenziali guadagni.

Alcuni investitori esperti, considerano questo strumento di vitale importanza per chi vuole vivere di trading e raggiungere l’indipendenza economica in questo modo.

Come si utilizza lo Stop Loss?

Chiamato in italiano “stop alle perdite”, questo strumento finanziario può essere usato in svariati modi a seconda delle situazioni.

Molti lo utilizzano a livello automatico, visto che chi l’ha creato lo ha reso da subito uno strumento totalmente automatizzato.

Il consiglio invece è di usarlo manualmente, se l’obiettivo reale è quello di andare in perdita il meno possibile.

Perché diciamo che impostare questo strumento di controllo delle perdite rende di più se fatto a mano?

Se impostato manualmente, lo stop alle perdite sarà capace di avvisare l’utente se sta andando in perdita anziché chiudere l’operazione automaticamente.

Una volta che l’utente avrà impostato lo strumento, sarà poi lui a decidere se chiudere l’operazione o portarla avanti per vedere l’andamento.

Così facendo, tutti i trader saranno liberi di vedere se lo stop alle perdite ha segnalato il giusto o se l’azione potrebbe andare in rialzo e riprendersi.

Naturalmente, i trader devono però sempre tenere a mente che le operazioni si possono chiudere solo nel momento in cui una posizione è a mercato aperto.

Il nostro suggerimento è quello di impostare lo Stop Loss nei mercati volatili, come quello delle criptovalute che possono sempre regalare brutte sorprese.

Suggeriamo questo per chi pratica trading ancora da poco e non sa bene come ci si muove in questo campo per guadagnare il più possibile.

Nel momento in cui avrai acquisito un livello d’esperienza abbastanza elevato, allora potrai anche pensare di fare a meno di questo strumento.

Ma facciamo adesso un esempio pratico per far capire come si può utilizzare nel migliore dei modi questo mezzo finanziario.

Supponiamo che l’acquisto sia stato fatto per un’azione di investimenti finanziari dal valore di 40 dollari.

Bene, se vogliamo che lo Stop Loss intervenga nel momento in cui potrebbe esserci una perdita, dovremmo impostare l’ordine sulla piattaforma a 40 dollari.

Così facendo, la piattaforma capirà che dovrà interrompere l’operazione solo se il prezzo arriverà a toccare quella soglia.

Si tratta però di una scelta abbastanza intelligente, ma che per i guadagni può rivelarsi molto limitante e improduttiva.

Diciamo questo perché impostando la quota dello stop alle perdite dello stesso importo d’acquisto, non vi saranno perdite ma nemmeno guadagni.

C’è il rischio infatti che agendo in questo modo, i profitti generati siano pari a zero perché si causerebbe una chiusura prematura dell’azione eseguita.

Se una persona ha acquistato un’azione dal valore di 40 dollari, è infatti probabile che il valore salga quasi subito.

Quello che ci teniamo a consigliare è infatti di fare acquisti intelligenti ed investire su azioni che sembrano davvero promettenti.

In questo modo, sarà proprio il trader a fare degli investimenti quasi sicuri ed assicurarsi anche solo una piccola fetta di guadagno dall’azione eseguita.

Per guadagnare grazie a questo strumento invece, bisogna dare il giusto spazio vitale alle proprie operazioni e lasciare che facciano il proprio corso.

Questo non significa che lo Stop Loss non vada inserito oppure vada impostato ingenuamente, ma vuol dire impostarlo più in basso rispetto alla quota di mercato.

Prima di tutto è giusto specificare che ogni investitore non dovrebbe perdere più del 3 o del 5% sulle sue operazioni per avere dei guadagni.

Questo vuol dire che se un trader ha un capitale di 1.000 euro, non dovrà rischiare più di 30 o 50 euro in una singola operazione.

Ecco che qui entra in scena lo strumento di stop alle perdite, che dovrà essere impostato sulla base del 5% del capitale totale.

Questo comporterà che la perdita potrà essere al massimo del 5% rispetto a quanto è stato investito per una singola operazione.

Riprendiamo il nostro esempio di 40 dollari appena fatto per impostare lo stop alle perdite della stessa cifra investita.

Se l’utente eseguirà un’operazione di investimento di 40 dollari, l’investitore ovviamente si aspetterà che il prezzo aumenti dato che il valore è già promettente.

Ecco che in questo caso specifico, lo Stop Loss va impostato su una variazione negativa massimo del 5%.

In termini numerici, lo stop alle perdite andrà settato sulla base di 2 dollari in meno e quindi una quota di 38 dollari.

Se l’investimento dovesse andar male, ecco che entrerà in scena lo stop alle perdite che garantirà una perdita massima di 50€ sul capitale totale di 1.000€.

Come si può notare, il concetto non è così complesso da comprendere.

Tuttavia, bisogna fare i giusti ragionamenti prima di impostare questo strumento per assicurarsi il miglior guadagno e la minor perdita.

È però corretto specificare che esistono più tipi di questo strumento, che potrebbero tornare utili a seconda dell’investimento che si intende fare.

Concentriamoci allora su questo aspetto, per capire quali sono le tipologie di stop alle perdite e come funzionano dettagliatamente.

Quali sono tutti i tipi di Stop Loss?

Come anticipato, impostare lo stop alle perdite non è complicato che gli si dedica la dovuta attenzione.

Tuttavia, un trader che vuole avere successo in questo ambito deve considerare che esistono più tipologie di Stop Loss, vediamo quali:

  • Stop alle perdite in percentuale. Questa tipologia di strumento finanziario implica l’uscita dalla posizione dopo che l’importo si è mosso nella direzione opposta a quanto stabilito dall’operatore.
  • Stop alle perdite in valore monetario. Si tratta di un ordine che si basa interamente sulla perdita monetaria di una specifica operazione di mercato.

Il trader potrebbe difatti decidere di chiudere una singola operazione dopo aver subito una perdita economica.

  • Stop Loss che si basa totalmente sulle figure grafiche e i pattern candlestick. Sono dei livelli di invalidazione dell’operazione che si affidano ai pattern candlestick o su delle figure grafiche di continuazione o inversione.
  • Stop delle perdite che si basa sulla volatilità. Come dice la parola stessa, questo tipo di strumento finanziario si basa sulla possibile mutazione dei valori.

Si tratta di un mezzo di finanza tra i più sicuri perché permette all’utente di investire senza fermare un’operazione in modo prematuro.

Generalmente questo tipo di strumento finanziario viene impostato attraverso l’indicatore ATR che viene settato in 14 periodi.

  • Stop Loss basato sugli aspetti tecnici. Questa tipologia di strumento finanziario, per garantire la massima sicurezza, si affida a delle resistenze statiche o dinamiche specifiche.

In questo modo, sarà proprio lo strumento a studiare il livello più idoneo di un’operazione e intervenire nel momento più opportuno.

Quelli sopraelencati sono tutti i tipi di stop alle perdite che un investitore può applicare nel momento in cui si affida ad exchange come Coinbase o Binance per investire.

Ovviamente, come abbiamo anticipato, un trader deve conoscere tutte le regole per impostare questo strumento nel migliore dei modi.

Così facendo, un investitore sarà in grado di generare profitti interessanti dalle proprie azioni, senza mettere a rischio elevato il proprio capitale.

Ma facciamo una sorta di riassunto per capire quali sono le tre regole fondamentali che un trader dovrebbe conoscere per usare questo strumento efficacemente.

  1. Impostare un prezzo d’entrata ben preciso.

L’errore che molti trader principianti fanno è impostare un prezzo casuale ed entrare sul mercato solo in quel punto, perché sono convinti che quell’investimento sarà buono.

In realtà, questo è un errore che potrebbe rivelarsi fatale per un trader che investe cifre alte in azioni.

Ciò che ogni trader dovrebbe fare è piazzare lo strumento di stop alle perdite al punto d’entrata.

In questo modo, l’investitore rischierà di causare meno danni possibile e riuscirà ad avere un ritorno economico e delle perdite congrue sull’importo speso.

  1. Decidere quanto si vuole perdere al massimo.

Non c’è miglior cosa che iniziare ad investire avendo già un’idea di quanto si vuole perdere al massimo, proprio come fanno gli scommettitori.

È molto importante infatti indicare allo Stop Loss quello che è l’importo massimo che un utente ha previsto per un’eventuale perdita.

In questo caso, lo strumento andrà settato sulla base di una perdita inferiore rispetto al potenziale guadagno del trader.

In poche parole, il trader dovrebbe impostare lo stop alle perdite con il prezzo di uscita che si avvicina di più al prezzo d’ingresso sul mercato.

  1. Costruire un piano di trading prima di investire.

Nessun trader inizia ad investire senza avere un piano d’azione ben definito e un piano strategico.

Questo perché senza un piano d’azione specifico e preciso, l’investitore rischierebbe di fare azioni un po’ a caso e perdere i suoi potenziali guadagni.

Quello che ci sentiamo di suggerire è di analizzare il mercato e i prezzi sia d’uscita che d’ingresso, per capire quale sia l’andamento.

La fase di studio è di vitale importanza per un trader che intende sfondare in questo mondo e guadagnare cifre davvero importanti.

Lo studio infatti deve precedere la fase di trading, poiché un utente dev’essere mentalmente libero e non seguire la faccenda per qualche ora.

Sia lo Stop Loss che altri strumenti finanziari, devono essere in grado di trasmettere sicurezza agli investitori facendogli capire che hanno agito bene.

Se un trader interviene subito sulle proprie azioni appena investite, egli rischierà di compromettere l’andamento degli investimenti e guadagnare meno.

Ecco perché certe operazioni vanno fatte solo ed esclusivamente a mente lucida, prendendosi qualche ora di pausa.

In conclusione possiamo dire che lo Stop Loss è uno strumento finanziario molto utile, specialmente per i trader ancora emergenti.

Per fare trading nel migliore dei modi e avere successo in questo ambito, non c’è niente di meglio che affidarsi ad uno strumento del genere.

In questo modo, ognuno potrà avere la situazione sotto controllo ed agire nel momento in cui le perdite che potrebbero verificarsi iniziano ad essere alte.

Ovviamente, quello che ci teniamo di consigliare in finale è di monitorare sempre le azioni che si intendono comprare e fare dello studio.

Una volta fatto ciò, l’utente può definirsi pronto ad accedere ad un exchange di criptovalute o altre azioni e iniziare a investire.

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di investire con dei conti demo che si rivelano un’ottima occasione per i principianti.

I conti demo sono un ottimo mezzo per fare pratica nel mondo del trading e capire come utilizzare nel migliore dei modi tutti gli strumenti finanziari.

Articolo precedenteCoinbase citato in giudizio, le novità
Articolo successivoTake profit, cos’è e come si usa?
Nicola Dente
Sono un appassionato di trading online e di criptovalute da molti anni. Ho ottenuto splendidi risultati dai miei investimenti, investo regolarmente su azioni e criptovalute. Mi occupo anche di copywriting e posso considerarmi anche Seo specialist dal 2015. Quest'anno data la mia pluriennale esperienza ho deciso di fondare il blog d'informazione Bitcoininvestimenti, per condividere le mie conoscenze coi lettori, realizzare guide, scrivere news sempre aggiornate principalmente sul tema delle criptovalute. Resta sempre esplicito che chi volesse tentare un investimento in questi settori lo fa a suo rischio e pericolo ed è sempre consigliato farsi seguire da un consulente di fiducia.