Grafico a candela saperli leggere per non sbagliare

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Grafico a candela: di cosa si tratta e come si legge?

Che cosa intendiamo con il termine grafico a candela? Forse non capita molto spesso di farci caso, ma a tutti sarà capitato di vedere dei grafici con delle barre verticali rosse e verdi, ebbene queste sono note con questo nome o con anche quello di Candele Giapponesi.

La storia che ci sta dietro il nome o per meglio dire dietro la sua origine risale all’invenzione delle candele nel corso del Settecento in Giappone, un particolare cominciato con il solo scopo di potere prevedere l’andamento del prezzo del riso.

L’inventore delle candele pare essere stato Munehisa Homma, un mercante di riso che visse tra il 1724 e il 1803 a Sakata. Per capirci meglio, le candele, con il loro movimento riescono a dimostrare quello che a tutti gli effetti sono i movimenti di prezzo nel corso di un lungo intervallo di tempo. Questo arco di tempo può essere di: un minuto, un giorno, un mese o anche di anni.

Per entrare insomma ancora di più nel particolare del discorso, il grafico a candela giapponese riesce a segnare il cambiamento positivo o negativo dei prezzi anche rispetto alla loro evoluzione.

Le candele verdi, chiamate Bullish, indicano che il prezzo è in rialzo, per cui la parte aperta è nella zona inferiore del corpo e quella chiusa nella parte alta. Le candele rosse,  conosciute con il nome di Bearish, indicano che il prezzo è in ribasso  e quindi apertura nella parte superiore e chiusura nella parte inferiore.

Ogni candela poi rappresenta il movimento di un prezzo rispetto al periodo e alle varie componenti:

  • Il Corpo: è la parte centrale, quella in verde, che indica la differenza di prezzo tra apertura e chiusura.
  • L’Estensione che è anche detta range, è la differenza tra il massimo e il minimo. Rappresenta l’intervallo di prezzo della candela stessa.
  • L’Apertura oppure open segna di fatto il prezzo dall’inizio del periodo, fa capire di fatto come si è aperto il pericolo.
  • La Chiusura invece segna il prezzo di chiusura del periodo che viene rappresentato dalla candela, ossia l’ultimo registrato.
  • Le Ombre, sono invece delle linee che somigliano a degli stoppini della candela.
  • Massimo detto anche hight: segna l’estremità o per meglio dire la punta più alta dell’ombra superiore ed è di fatto il prezzo massimo che si raggiunge nel corso dell’intervallo temporale.
  • Minimo detto anche low: invece rappresenta  l’estremità più bassa dell’ombra inferiore, quindi il prezzo più basso raggiunto nel periodo.

Ovviamente è giusto sottolineare come, esistono dei diversi modi di potere vedere o per meglio dire visualizzare i grafici a candela o meglio le candele. Dei modi che i trader e quindi coloro che investono, possono scegliere in base alle loro preferenze. Tra questi ci sono:

  • A barre: in questo caso non ci sta il corpo ma solo delle barre che spiegano la coincidenza dei vari prezzi tra apertura e chiusura.
  • Bianche e nere: che poi altro non è che il colore originale delle candele, utilizzato dai mercanti giapponesi.

Quindi per capirci meglio, possiamo con certezza affermare che le candele altro non sono che rappresentazioni, più dettagliate, di quello che è di fatto l’andamento di prezzo rispetto a come potrebbe essere rappresentato su un grafico lineare classico e per questo motivo è giusto affermare che grazie al grafico a candela si può fare una analisi tecnica avanzata.

Alcuni trader o analisti si aiutano nella loro analisi psicologica del mercato interpretando le candele come una serie di battaglie tra domanda e offerta, tra venditori e acquirenti. Quando la candela si chiude in rosso, è bearish, e quindi i venditori hanno vinto” raccontano gli esperti del settore e ancora: “Guardare la barra di prezzo che si muove andando a formare una nuova candela è un po’ come assistere a una gara di tiro alla fune. Quando la campana suona, si registra il prezzo di chiusura e si determina il vincitore, che darà il colore alla candela”.

E non finisce qua, i giapponesi che per primi hanno utilizzato questo metodo, lo usano e lo trovano perfetto da quasi 300 anni e per rendere tutto ancora più perfetto, hanno anche lavorato per dare un nome ad ogni tipo di configurazioni di candele.

Per esempio, avete mai sentito parlare delle candele doji? Ebbene, queste sono una tipologia di candele che di fatto rappresenta un periodo di tempo in cui il primo prezzo e l’ultimo prezzo coincidono. Quindi avremo una candela senza corpo centrale e fatta solo con delle ombre. Una situazione che di fatto fa prendere alla candela la forma della croce.

E infatti a secondo del punto in cui i prezzi hanno il loro inizio e la loro fine le doju possono cambiare nome ed essere:

  • Gravestone Doji (Doji a lapide)
  • Long leggedDoji (Doji dalle gambe lunghe)
  • Dragonfly Doji(Doji a libellula)

Alcuni nel settore danno a queste candele una diversa interpretazione, ovvero quella di essere un segno di inversione del prezzo, mentre altri le vedono come un semplice sintomo di consolidamento.

Discorso diverso per le Candele Bullish Engulfing: si tratta di un tipo di candela verde che compare sempre dopo una candela rossa con un corpo più piccolo. Di fatto  questo tipo di candela segna sempre un aumento di prezzo. Opposte invece le Candele Bearish  Engulfing che sono rosse  e riportano una nuova pressione da parte dei venditori.

In conclusione, in una analisi tecnica, il grafico a candela è quello più utilizzato e forse anche per questo motivo, merita un approfondimento maggiore rispetto ad altre tipologie di grafico, non fosse altro per riuscire a capire a pieno le sue origini e il suo metodo e solo in quel caso avere la certezza di poterne apprezzare al massimo le sue potenzialità.

A questo punto, è giusto sottolineare un dettaglio non da poco, anche il grafico a candela ha i suo limite, infatti considerando che tutto si basa su  relazione tra prezzo di apertura, massimo, minimo e chiusura, un fatto è certo, l’analisi non la si può applicare su delle serie storiche che non abbiano questi fattori.

Interpretare e poi utilizzare il grafico a candela vuol dire basare tutto su figure precise che in gergo tecnico vengono chiamate pattern, figure che si possono ottenere esaminando due o tre candele in modo successivo.

Una caratteristica in più dei modelli dei grafici a candela è quella di essere classificati in tre tipologie diverse, che sono:

Pattern di inversione rialzista: sono i pattern che possono fermarsi dopo una tendenza a ribasso del mercato e segnare di fatto una inversione del movimento dei prezzi. Per capirci meglio, si tratta di un vero indicatore che i trader possono considerare nel momento di apertura di una posizione lunga.

Pattern di inversione ribassista: si formano in genere dopo un trend rialzista e hanno lo scopo di segnare un vero e proprio punto di resistenza. Per capirci delle volte i trader decidono di chiudere una posizione lunga e di aprire una posizione corta per potere farsi tornare utili i prezzi in calo.

Modelli di continuazione: che indica di fatto il modello di pattern che non porta un cambiamento nella direzione del mercato. Questi nello specifico aiutano i trader a capire quando ci si trova in un periodo di riposo nel mercato o quando ci sta un periodo di indecisione.

Una volta capita la distinzione, quello che possiamo con certezza affermare è che per ogni pattern è possibile prendere una posizione con i CFD che poi altro non sono che i contratti per differenza. Nello specifico, grazie a questi contratti è possibile andare sia in corto che in lungo e quindi, di fatto, per i trader esiste la possibilità di speculare sia nel momento in cui i mercati salgono ma anche quando i mercati scendono.

Infine, per potere imparare a fare trading con i pattern, ecco i passaggi da seguire:

  • Imparare i principi del trading tecnico
  • Iscriversi in un conto reale in cui scambiare azioni, indici, ETF, coppie di valute, criptovalute e altro
  • Identificare i pattern grafici utilizzando i nostri strumenti grafici completi
  • Aprire la propria posizione.

Come fare per leggere un grafico a candela: ecco i segreti di cui tenere conto

Adesso che abbiamo ben chiaro il discorso in tutte le sue sfaccettature, possiamo entrare in un campo più tecnico, ovvero quello che riguarda la corretta lettura dei grafici a candela. Le regole per poterli disegnare sono complicare, ma ci sono dei segreti di cui potere approfittare.

Partiamo da un presupposto, ogni sito web offre una analisi tecnica, la stessa che sarà in grado di disegnare al tuo posto il grafico, lasciando per te solo il compito di doverlo e saperlo leggere.

Le candele bianche sono positive, mentre quelle nere sono negative. Ma perché? Perché il bianco indica positività e quindi è perfetto nel momento in cui un titolo sale, mentre il nero è un segno di totale chiusura e infatti indica il contrario.  Insomma, per capirci bene, la colorazione dei grafici a candela è di fatto l’elemento che maggiormente da il carattere che serve per una perfetta rappresentazione grafica.

Con un solo colpo d’occhio vediamo se il titolo sale e se lo fa con una maggioranza di candele bianche. Se le cose stanno così, puoi star certo che quello è un titolo molto forte” sostengono gli esperti mettendo l’accento su un punto: “Se sale ma il colore predominane è il nero, è sempre bene andarci più cauto. Nel caso in cui invece l’andamento sia ribassista, scappa a gambe levate se le candele sono soprattutto nere, mentre nel caso contrario tieni in considerazione quel titolo per un’entrata sui minimi”.

Per concludere, sempre a proposito dei grafici a candele, esaminiamo da vicino quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi di utilizzarli.

Tra i vantaggi:

  • Chiarezza interpretativa: l’interpretazione di un grafico tramite il sistema della candela è molto più veloce e intuitivo.
  • Flessibilità di utilizzo: le candlestick di fatto possono rappresentare la storia di un qualsiasi tipo di prezzo, a prescindere che esso sia in itoli, valute, indici, materie prime, e molto altro.
  • Sintesi: grazie alle candele giapponesi si hanno a disposizione molte più informazioni rispetto alla lettura o al disegno di un grafico normale.
  • Analisi tecnica: con questo metodo si può con maggiore chiarezza individuare le varie regolarità, gli schemi che poi altro non sono che i pattern nelle varie serie storiche del prezzo.

Tra gli svantaggi invece:

  • Tempi di attesa: i tempi per potere analizzare un grafico con quetso sistema sono davvero lunghi e questo perché si deve sempre aspettare la chiusura della sessione per la poi conseguente formazione dei pattern. Quindi impossibile riuscire a studiare per tempo la sessione che è in corso al momento.
  • Interpretazioni soggettive e parziali: un grafico a candela rappresenta solo alcune informazioni rispetto al mercato, ad esempio: apertura, chiusura, minimo, massimo, ma di fatto non tutte.  Per questo motivo è sempre una analisi soggettiva e parziale, porta con se un margine enorme di errore di valutazione, specialmente nel caso in cui non venisse unito allo studio di altri indicatori che siano tecnici o relativi all’analisi.  Una cosa è certa quello che serve per potere leggere e analizzare un grafico del genere è sempre tanta esperienza.
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Nicola Dente
Sono un appassionato di trading online e di criptovalute da molti anni. Ho ottenuto splendidi risultati dai miei investimenti, investo regolarmente su azioni e criptovalute. Mi occupo anche di copywriting e posso considerarmi anche Seo specialist dal 2015. Quest'anno data la mia pluriennale esperienza ho deciso di fondare il blog d'informazione Bitcoininvestimenti, per condividere le mie conoscenze coi lettori, realizzare guide, scrivere news sempre aggiornate principalmente sul tema delle criptovalute. Resta sempre esplicito che chi volesse tentare un investimento in questi settori lo fa a suo rischio e pericolo ed è sempre consigliato farsi seguire da un consulente di fiducia.